Nel corso del nostro ultimo torneo a Manziana ho avuto un’altalena molto ampia tra i miei alti ed i miei bassi. Ho giocato perfettamente una partita (poi persa) contro un 1811, per poi giocare ignominiosamente contro un 1448 e perdere nuovamente e ribaltare il tutto all’ultimo turno, limitando le perdite di Elo vincendo una maratona (quasi 4 ore, per un totale di 80 mosse) contro un 1865. A dire il vero già durante il primo turno si erano viste queste avvisaglie. Già alla sesta mossa (con la complicità dell’ordine di mosse “strano” adottato dal mio avversario) ho commesso un errore superficiale che si è rivelato molto grave (ed ho avuto l’ennesima prova che il motore strategicamente continua a capirci poco, non considerandola nemmeno un’imprecisione), tanto da rischiare di compromettere la partita e, essendo al primo turno, l’intero torneo!
Giunti a questo punto vi lascio guardare la partita, perché sulla scacchiera ce ne sono state delle belle
Devo dire che, alla fin fine, giocare contro il sistema di Londra, per me, sta diventando quasi divertente
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