Nuovo giorno, nuova avventura. Oggi parliamo della brillante partita di un certo Ihor Samunenkov, che io non conoscevo. E non lo conoscevo perché è diventato GM solo a dicembre 2023 ed è un classe 2009 (in pratica ha un anno e 3 mesi meno di me, che ho ben 822 punti Elo meno di lui), il che lo rende uno dei GM più giovani di tutti i tempi. Alla sua età ha già giocato una fantastica partita all’Abu Dhabi Chess Festival contro un MI Indiano Harsh Suresh (anche lui un giovincello che ha 1 anno, 2 mesi e 720 punti Elo più di me). Questi due hanno cacciato una robetta niente male che ora vi lascio vedere con la massima calma. Direi, dunque, buona visione!
Un giovane così forte che riesce a giocare tranquillamente combinazioni di questo tipo che manco fosse uno con il doppio dell’età. Il romanticismo di oggi, alla fin fine, non è così male!
Innanzi tutto, una precisazione. Marco Ricci non è solo l’autore di questo articolo (perciò con grande piacere gli diamo il benvenuto su questo sito 🙂 ): oltre che valente pittore e artista (questo è un suo quadro -il soggetto non dovrebbe avere bisogno di presentazioni…- che mi ha voluto donare),
è una delle anime FONDAMENTALI del nostro Circolo. 3a Nazionale da poco (ma il suo impegno, la sua passione genuina e le sue qualità lo porteranno ben più in alto), è uno scacchista atipico: tranquillo e posato sulla scacchiera come nella vita, rappresenta e difende la concordia che ogni sodalizio dovrebbe sperimentare. E poi, il che non guasta, è juventino DOC, come il Maestro, il Principino e me: come si fa a non andarci d’accordo?
Colpito da una performance di Anatolij Karpov giocata quasi al suo apice, ha raccolto l’invito che Alessandro e io facciamo da tempo, e si è cimentato nel commentare una splendida partita fra i “secondi” K-K. Il risultato è quello che vi apprestate a leggere, ed è molto interessante: nel commento del nostro Ricci e nella partita magistrale sfoggiata da Tolija, quando il frutto del gioco era legato solo alla padronanza delle 64 caselle e non a artifici notabili del silicio da CPU. Godetevelo tutto, lo merita davvero! E, per restare in tema calcistico, in perfetto stile “Tutti gli scacchi mossa per mossa”, a te il microfono, Marco!
Concedetemi una premessa.
Siamo nel 2024 e gli Scacchi, inutile dirlo, hanno subito un’evoluzione significativa trasformandosi in modi che pochi avrebbero potuto prevedere. Questo cambiamento è stato guidato da una serie di fattori, tra cui il progresso tecnologico, la globalizzazione e l’avvento di una nuova generazione di giocatori altamente preparati. Tutti elementi, questi, che hanno modificato profondamente l’approccio al gioco, influenzando sia la preparazione che la strategia utilizzata sulla scacchiera.
Cinquant’anni fa il gioco posizionale e il dominio del centro erano gli elementi chiave
Chi ha detto che Tik Tok è inutile? Certo, Tik Tok ha una marea di problemi, ma sicuramente, se sfruttato bene, non è inutile. Ad esempio, su Tik Tok è possibile trovare i video di GeoPop, un canale divulgativo molto interessante o, e questo è quello che ci interessa, è possibile trovare video a tema scacchistico. Ma video veramente di ogni tipo, dai quiz, alle trappole di apertura, alle semplici aperture, alle partite di basso livello, a quelle di alto livello (come quelle di vari articoli su questo sito).
In questo caso, parleremo di una partita di quello che, al momento, è probabilmente il più famoso giocatore di scacchi al mondo: Hikaru Nakamura, colui capace di giocare in premove tutte le mosse di una partita contro Carlsen (o meglio, contro un bot che imitava la personalità di Carlsen). Il suo avversario è il forte giocatore Israeliano Boris Gelfand, da cui deriva il nome di una variante della Grunfeld, il che fa capire la forza e la rilevanza di questo giocatore. Infatti, in questo caso, si sceglie quella che è considerabile la difesa sorella della Grunfeld: la Difesa Est-Indiana, che ha temi molto simili alla Grunfeld per entrambi i colori. Da notare come, entrambe le difese, siano state adottate dal buon RJF, che però preferiva l’Est-Indiana (anche se, come sappiamo, esiste la Variante Fischer della Nimzo-Indiana). Che altro dire? Beh, io avrei finito le parole per introdurre questa partita, quindi vi lascerei a vederla. Buona visione!
Lasciare la Donna in presa così a lungo è indice di una grande capacità tattica, anche se Nakamura è noto a tutti per essere un grande tattico.
Spero che la partita vi sia piaciuta e che i miei commenti non siano stati troppo fastidiosi. Al prossimo articolo!
P.S. Mi sono dimenticato che questo articolo esce a Ferragosto, quindi tanti auguri a tutti!
Noi di solito, qui, commentiamo partite a tempo lungo giocate in situazioni di alto livello, super tornei o addirittura match per il titolo mondiale. Bisogna però dare anche credito alla variante del gioco che personalmente preferisco: le blitz. Le blitz sono molto importanti e molto amate (non solo da me) e, soprattutto, hanno il pregio di aver avvicinato molti giocatori a questo splendido gioco. Per questo motivo, questa volta, commentiamo una partita blitz, giocata tra l’altro online su chess.com.
So che sembra fatto apposta, ma, per la seconda volta su due, andiamo a commentare una partita che Carlsen ha perso (non è colpa mia se perde spesso belle partite). Quindi, questa volta, andiamo a vedere un derby, giocando contro un suo connazionale. Ammetto di aver trovato questa partita sul canale di GothamChess (ora, purtroppo, non trovo il video specifico, se lo trovo metto il link), che la commenta con quella sua classica enfasi molto accattivante.
A me sembra di avervi tediato abbastanza, quindi vi lascio alla partita
Dare matto in questo modo, dopo 26 mosse, ad un ex Campione del Mondo (papabile candidato per il GOAT) dev’essere un’esperienza sovrannaturale che tutti coloro che imparano a giocare a scacchi sogna di poter sperimentare.
E sono dunque 60. Siamo ormai arrivati ai 60 anni. Molto è cambiato dai 55. Da allora c’è stata una pandemia, il tuo ritorno in un torneo a tempo lungo, risultati eccezionali per il circolo, tuoi e miei. Lo scorso anno, ad esempio, tu hai fatto 5/5 in un rapid a Caserta arrivando primo a pari merito con un Maestro Fide. Abbiamo cominciato a macinare anche a tempo lungo: da Dicembre ad oggi, infatti, Angelo è arrivato terzo a Venafro, io quinto nello stesso torneo, io, Angelo e Giulio siamo diventati Campioni Provinciali U16-14-12. Andrea, a Marzo, è arrivato terzo a Todi, due mesi dopo io sono arrivato sesto ad Acquasparta in camper con Andrea, che ha agguantato un ottimo settimo posto nell’Open C. A fine giugno siamo stati a Salsomaggiore Terme con il CIG, dove abbiamo ottenuto un ottimo risultato (5/9 io, 3,5/9 Andrea che ha avuto un torneo molto più forte del mio). Per poi arrivare all’ultimo risultato a tempo lungo: il tuo premio di fascia ed il mio quarto posto ad Amelia, con il rammarico per il quarto turno, in quella che doveva essere una follia avendo terminato solo una settimana prima il CIG. Poi recentemente sono arrivato secondo a Colle San Magno, dietro solo a Mauro Catracchia implacabile con il suo 5/5.
Per non parlare dell’Elo: fino ad un anno fa il circolo contava la bellezza di due 1N, tu e il Maestro. Da allora ci siamo messi sotto. Abbiamo aggiunto tre 3N (Roberto, Marco e Andrea, quest’ultimo con la costante sfiga del guadagno dell’Elo) e due 2N (io e Angelo), oltre a voi due e tutti gli altri che ormai sono molto migliorato e potrebbero agguantare le categorie nazionali, se solo potessero organizzarsi per fare tornei.
Ho deciso quindi di farti gli auguri con questo articolo, più lungo del solito, e con questa partita che tu sai quasi a memoria, ridendo sempre di chi pubblica il quiz sull’ultima mossa della partita.
Ti (e vi) auguro una buona lettura, in tutta tranquillità, ed un buon compleanno. Tanti auguri!
Ti auguro quindi tanti auguri, papà, nel giorno del tuo sessantesimo compleanno!
Ultimamente sto leggendo gli articoli scritti su chess.com (che, per altro, ha meno costanza di noi, ed è tutto dire) e sto scoprendo molte partite interessanti (fra cui quello di questo articolo, il cui link ve lo metto alla fine) e di cui non si parla (quasi) mai.
In questo caso parliamo di Nezhmetdinov, un forte MI sovietico, dal gioco molto brillante, ma, al giorno d’oggi, dimenticato. Nezhmetdinov, a quanto pare, era un vero talento naturale (basta vedere Wikipedia) sia negli scacchi sia nella dama (che ha abbandonato appositamente per giocare a scacchi, capendo qual è lo sport migliore 🙂 ). Il suo unico problema (come quello di molti suoi connazionali all’epoca) e la sua sola sfortuna in tutta la sua carriera furono che ebbe la sventura di nascere nella stessa era di Botvinnik, un grandissimo giocatore, ma anche un grande tiranno, uomo di partito che pretendeva che tutti coloro che potessero insidiarlo lavorassero per lui o, in caso contrario, venissero messi in ombra, basti pensare che Botvinnik, da Campione del Mondo in carica, non ha mai vinto un match,
Pensavate che pubblicassimo solo partite vinte da parte del GOAT, eh? E invece no. No perché bisogna anche dare merito al suo acerrimo rivale, tanto forte quanto sfortunato, storicamente parlando. Spassky, come già detto qui, ma anche da altre parti, era tutto tranne che un giocatore mediocre. Era un ottimo giocatore combinativo, forse atipico rispetto agli standard dell’URRS dell’epoca, ma pur sempre un ottimo giocatore. Questa partita, trovata grazie a questo articolo, è la dimostrazione anche dell’importanza della preparazione casalinga (che io ho, mediocremente, provato ad utilizzare qui), costantemente sottovalutata, ma in realtà fondamentale.
Direi di aver introdotto la partita in maniera adeguata quindi ora vi lascio vederla, accompagnata dai miei commenti, per cui ho preso spunto da questo articolo.
Questa vittoria è stata, secondo me, molto importante per conservare la memoria di Spassky. In quel match, infatti, il russo ha vinto solo 3 partite, di cui la prima e la seconda sono contrassegnate da un asterisco (nella prima Fischer ha commesso la nota cappella 29…Axh2??, nella seconda non si è nemmeno degnato di farsi vedere), mentre questa terza partita è stata, inevitabilmente, vinta al netto di errori dell’avversario, ma anzi, per puro merito del Bianco.
Questa partita, dimostra, come dicevo prima, l’importanza della preparazione casalinga, che, a parità di condizioni, è fondamentale
Per cominciare, vorrei ammettere un mio “errore”. Prima di partire per Salsomaggiore, (dove, ricordo, ho fatto un buon 5/9 e non escludo che a breve arriveranno sorprese a riguardo, quindi rimanete sintonizzati sul sito giusto, cioè questo) avevo pensato di “portarmi avanti” con il lavoro, commentando altre partite (spoiler, la Fischer-Fine, la Oral-Kantorik e questa). Quando sono però tornato a casa, ho completamente dimenticato di queste partite e le ho ritrovate per caso persi nelle cartelle della mia pennetta USB.
Direi che ora dopo questa “mea culpa” possiamo cominciare a parlare della partita. Allora, siamo sempre sullo stesso libro, dello stesso autore, sulle stesse pagine. Come capirete, ero rimasto traumatizzato da una partita giocata con questa variante in cui non ero riuscito a raccapezzarmi in alcun modo e quindi ho studiato a fondo questa variante. Direi che vedere un esempio del grande Karjakin può essere una grande lezione da cui imparare. Penso che ora si può però passare alla partita, tenendo però a mente una cosa: ho commentato questa partita prima della Oral-Kantorik.
E che dire di questa partita? E soprattutto, che dire di questa variante che ci ha dato una lunghezza media di 18 mosse per partita? Variante molto interessante e tagliente
Zompare
v. intr. [voce onomatopeica] (io zómpo, ecc.; aus. essere), roman. – Saltare: zompavano e vociavano da veri tifosi del ring (Morante).
Enciclopedia Treccani
Dalle nostri parti, ZOMPARE significa, come dice la Treccani, saltare, e da qui il collegamento con il Cavallo è naturale.
Spero che la partita vi sia piaciuta e che ora sappiate cosa evitare nella Scozzese, Partita che regala un gioco molto tagliente e propenso a consentire tatticismi molto interessanti e a doppio taglio.
Divenuto uno dei più forti giocatori del mondo, Fine abbandonò gli scacchi al culmine della sua carriera (1945) per dedicarsi alla psicoanalisi: ma non ha minimamente perso la passione e ben poco gli anni hanno tolto alla sua bravura. Questa partita è una delle sette od otto giocate a casa sua a New York. Come si può constatare, il dott. Fine si mantiene molto in forma.
Qui, abbandonando per la prima volta la sua amata Spagnola, Fischer gioca l’audace gambetto inaugurato circa un secolo fa dal capitano Evans. Questa apertura è quasi totalmente scomparsa dalla pratica dei tornei. Fine, sebbene autore di parecchi manuali sulle aperture, commette un grosso errore e si trova stretto in una morsa da cui non può sfuggire. Fischer può così sfoderare una brillante combinazione che gli permette di vincere in diciassette mosse.
MI Larry Evans&GM ed ex Campione del Mondo Bobby Fischer
In questa introduzione, che ricalca in pieno lo stile di Cesare e Senofonte (esaltazione dell’avversario e excursus etnografico sulla popolazione avversaria), Fischer racconta di queste celeberrime 7 od 8 partite giocate a casa del grande psichiatra Ruben Fine. Niente di strano, giusto? E invece no, c’è qualcosa di strano. La cosa strana è che Fine sosteneva di non aver mai giocato contro Fischer. E allora a che pro Fischer avrebbe inventato questa partita? Onestamente non so che dire. D’altro canto, se fosse Fine a mentire, che vantaggio ne trarrebbe? Per come la vedo io, la ragione sta nel mezzo. Credo che, verosimilmente, Fischer abbia effettivamente giocato con Fine, ma che magari abbia confuso (o, per meglio dire, inventato) alcune mosse e che Fine abbia omesso quest’ultimo dettaglio per salvare la faccia. Detto questo, ai posteri l’ardua sentenza.
Che sia effettivamente accaduto o meno, questa partita è molto interessante e la combinazione finale vale da sola il prezzo del biglietto.